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Ruolo di importanza primaria nella storia della città di Marsala ha svolto il complesso del Carmine insieme alla piazza antistante. Quest’ultima è stata a lungo uno dei luoghi catalizzatori della città con il quale solo le piazze del Castello, della Chiesa Madre e di S. Francesco erano degne di competere per vastità. Il complesso del Carmine fu fondato quasi certamente nel XIII-XIV secolo, sebbene la tradizione locale insista sull’arrivo dei Carmelitani a Marsala nel 1154-1155, attestati con sicurezza invece a Trapani solo nel 1224. I Carmelitani si insediarono, come di solito avveniva per gli ordini mendicanti, in un settore della città
piuttosto periferico, dove il costo dei terreni fabbricabili era di gran lunga inferiore rispetto al cuore della città, che gravitava intorno alla Chiesa Madre e alla sua piazza (odierna Piazza Fratelli Maggio) e lungo la platea judeorum, l’asse dell’odierna Via Frisella. La piazza antistante il convento, che nella veduta della città di Marsala di anonimo del 1584 viene definita lo carmino, è caratterizzata dalla presenza di due monumenti oggi intimamente legati al presente e al futuro dell’Ente Mostra di pittura: la casa di Jo[anne] Cappasanta e il monastero del carmino.

- La casa di Jo [anne] Cappasanta -
Il primo edificio, realizzato nel XIV-XV secolo, come attesta la presenza di una finestra sovrastante il basamento, era nel 1584 proprietà di Giovanni Francesco Cappasanta, membro di una nobile famiglia trapanese del 1400 che ebbe notevole fortuna a Marsala. Il Magnifico Signor Joanne Francesco Cappasanta, che nel 1572 si oppose all’enfiteusi delle terre comuni della città, trascinando con sé il consiglio civico, fu nominato tre volte Capitano tra il 1566 e il 1574 e quattro volte Giurato tra il 1576 e il 1590. Con quest’ultima carica egli viene ricordato nel 1577 in una lapide che attesta il completamento del corpo principale del Quartiere militare, oggi sede del Municipio. Il palazzo Cappasanta, caratterizzato da un grande giardino meridionale oggi ancora in parte esistente, venne in possesso della nobile famiglia Grignani, cui certamente si deve l’ammodernamento in forme barocche.
Il palazzo Cappasanta-Grignani, acquistato dalla Regione Siciliana alla fine del XX secolo, è stato recentemente affidato al Comune di Marsala che, una volta completati i lavori di restauro, lo destinerà alla collezione permanente di arte moderna, gestita dall’Ente Mostra.